18/03/14

ALL KINDS OF YES!

- Frequenze news -

BOOZOO BAJOU
4
Apollo Records

I Boozoo Bajou pubblicheranno il loro quarto album, 4, il prossimo 31 marzo. Lo scorso anno Florian Seyberth e Peter Heider hanno firmato per l'Apollo, una controllata dalla R & S per l'EP  Jan Mayen come antipasto del prossimo full-length (il primo dal 2009). Ricca come sempre la lista degli ospiti. Questa volta abbiamo il chitarrista Frank Zeidler, il violinista Stefan Pötzsch, e il mago dei synth Max Loderbauer. Di seguito i primi due estratti: Der Kran e Hirta.





FUJIYA & MIYAGI
ARTIFICIAL SWEETENERS
Yec Roc

Il trio di Brighton annuncia l’uscita il prossimo 5 maggio dell’ultimo lavoro, “Artificial Sweeteners” su Yep Roc. Un lavoro, come ci spiegaBest (voce e chitarra) che parla di ciò che la speranza, più dei fatti, è in grado di esprimere. Credere in qualcosa che ci permette di affrontare ciò che la vita ci riserva. La musica mira ad essere una nota positiva nella vita, offrendosi come fuga dalla realtà. Penso che trarre divertimento dai piacevoli aspetti della vita che contrastano tutto lo stress e l’ansia, sia il miglior modo per vivere”.
Musicalmente è un disco pesantemente dance, con ogni brano che emana una sorta di euforia e capacità congregativa. Dopo il quarto LP “Ventriloquizzing” (2011), più orientato verso suoni da live band, "Artificial Sweeteners" può essere definito il loro disco più ballabile di sempre.







ENO & HYDE
SOMEDAY WORLD
Warp Rec.

Continua la collaborazione tra due capisaldi della musica contemporanea: Brian Eno e Karl Hyde.

"Molte delle città più belle che conosco sono state costruite sulle colline e queste città sono splendide perché gli edifici hanno dovuto accogliere la sfida di adattarsi a loro. Hanno dovuto modellarsi sulla geologia. Questo li ha resi edifici interessanti, perché non possono essere semplici isolati, ma devono in qualche modo prendere una forma dell'ambiente che li circonda. Molte delle costruzioni nell'album sono deliberatamente irregolari. Avevo una lunga serie di 'inizi' che aspettavano solamente che qualcuno li galvanizzasse e desse loro vita, per renderli qualcosa di più che esperimenti. Ho scoperto che quel qualcuno era Karl Hyde", ha dichiarato il musicista, compositore, produttore e cantante di Woodbridge.

"E’ un po’ come avere di nuovo nove anni. Non hai idea di cosa ti abbiano appena dato in mano, il pulsante Record è già stato premuto e tu devi fare qualcosa. A un certo punto cominciano ad aprirsi davanti a te tutti queste traiettorie improbabili. La sorpresa più grossa è stata scoprire che entrambi amiamo l’Afrobeat, musica dalla struttura ciclica che si basa sull’esecuzione dal vivo. Quando Brian mi ha fatto sentire le prime bozze ho esclamato 'Oh mio dio! Sono a casa! Chi mi presta una chitarra?'”, ha commentato Hyde.

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